“Testi greci e latini in frammenti: metodi e prospettive”

“Testi greci e latini in frammenti: metodi e prospettive”, questo il titolo del seminario internazionale che si svolgerà martedì 13 e mercoledì 14 presso l’Università degli Studi di Trento, Dipartimento di lettere e filosofia, via T. Gar, 14, aula 5.  Responsabili scientifici, Giorgio Ieranò e Caterina Mordeglia, docenti rispettivamente di filologia e letteratura greca e di lingua e letteratura latina all’Università di Trento.

“Un’iniziativa che nasce nell’ambito dei seminari di dottorato di ricerca – spiega Mordeglia - divisa in tre parti, la prima riguarda la letteratura greca, a seguire quella latina e quindi la latina tardo antica e medievale, per affrontare il tema a tutto campo. Della letteratura classica e medievale – prosegue – conosciamo, in sostanza, soltanto la punta dell’iceberg, il resto è sommerso perché gran parte è andato perduto. Di tale parte perduta possiamo recuperare alcuni brandelli proprio attraverso la letteratura in frammenti. Per questo, per certi tipi di testo, essi sono indispensabili. Per il teatro greco, ad esempio, - specifica - la produzione in frammenti è molto interessante e da approfondire perche la tradizione ci ha trasmesso solo una selezione di autori, i tre grandi tragici Eschilo, Sofocle, Euripide, e per la commedia Aristofane".

I lavori verranno introdotti alle 15 di martedì da Ieranò, cui farà seguito l’intervento di Andreas Bagordo (Albert-Ludwigs-Universität Freiburg i.Br.) su Interpretazioni e congetture sui frammenti incertae fabulae di Aristofane. Da segnalare, tra gli altri, alle 11 di mercoledì il contributo di Donatella Frioli (Università di Trento) Colligere fragmenta ne pereant: l’esperienza trentina, dedicato appunto ai frammenti trentini. A chiudere il convegno alle 11.30 sarà Roberto Gamberini (Società internazionale per lo studio del Medioevo latino, Firenze) con Frammenti oxoniensi di poesia mediolatina.