"Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo" di Leonardo Gandini

Per il cinema contemporaneo la sfida consiste nell’affrontare il rapporto di complicità ed attrazione che la violenza
intrattiene, lontano dagli schermi e dalle sale, con le nozioni di sguardo, visione e spettacolo

“A dispetto delle sue inevitabili conseguenze sul piano fisico, la violenza è prima di tutto una categoria culturale. In quanto tale va soggetta a definizioni e classificazioni che variano di epoca in epoca e nei diversi contesti sociali (…) Nel corso degli ultimi secoli si è venuto progressivamente assottigliando il numero degli atti di violenza che una comunità è disposta a tollerare e giudicare compatibile alle proprie norme sociali. Un caso esemplare è rappresentato dalle esecuzioni in pubblico, forma gradita e diffusa di intrattenimento sino al diciottesimo secolo, la pena di morte ha gradualmente smesso, da quel momento in poi, di essere associata ad un evento spettacolare, per poi venire, in epoche a noi più vicine, segregata in luoghi appartati, al riparo dagli sguardi della collettività (…) Nel passaggio da una discussione della morte in diretta ad una che riguarda le sue forme di mediazione letteraria o visiva, nel dibattito si sono dunque infilati termini come "bellezza” e “fascino” che rimandano inequivocabilmente all'idea di una dimensione estetica della violenza”. da Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo (Mimesis, 2014) di Leonardo Gandini, professore di Storia e critica del cinema ed estetica del cinema presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

“La rimozione dell’esecuzione pubblica, il passaggio da un processo di spettacolarizzazione a uno di occultazione: non dimeno, la violenza mantiene il suo appeal. Tanto più smette di essere spettacolare dal vero, tanto più  si moltiplica sul piano spettacolare, funzionale – spiega Gandini -. La nostra civiltà non ha mai smesso di provare un’attrazione colpevole per la violenza, e con il sesso funziona in modo analogo”.

Con un atteggiamento troppo approssimativo, “ci si illude di eliminare la violenza attraverso forme pedagogiche di pacificazione degli individui, un semplicismo basato sul disconoscimento del fatto che esiste una componente di violenza con cui tutti dobbiamo fare i conti – continua -. Nella loro estremità, sia i sostenitori del punto di vista aristotelico della violenza quale “catarsi”, sia chi pensa che essa abbia effetti devastanti, condividono un importante tratto comune: dallo spettacolo della violenza lo spettatore non esce indifferente.  Come esce, pacificato o imbelvito?”

L’idea del contatto con qualcosa di pericoloso e perturbante sviluppa dei processi di moralizzazione.

“Di quale violenza stiamo parlando? – riprende il docente -  Ci sono molti medium e ciascuno risponde in modo diverso: dai film ai videogiochi, dalle foto ai programmi televisivi alle graphic novel,ciascuna forma di mediazione ha le sue regole cui conseguono effetti diversi sullo spettatore. La violenza è un “test”, il regista come un pittore rinascimentale che si cimentava con un tema dell’iconografia classica, fa fronte alla sfida estetica di trovare una prospettiva di messa in scena originale”.

Il cinema, rispetto agli altri mezzi, ha dalla sua la possibilità di inserire la violenza in un contesto narrativo. “Per questo nel cinema la violenza non è mai gratuita – prosegue Gandini - nonostante gli attacchi siano paradossalmente proprio di questo tenore. In realtà, la violenza viene ricondotta all'interno di una trama che ci fa capire perché si arrivi allo scontro”.

Verso la fine degli anni sessanta qualcosa di diverso succede: “Si allentano le maglie della censura cinematografica per la concorrenza della televisione, un antagonismo analogo a quello che oggi viene da streaming, dal download – approfondisce -. La televisione è estremamente sorvegliata nei contenuti, allora l’industria hollywoodiana capisce che per rispondere alla concorrenza televisiva bisogna essere più espliciti, entrare in campi dove la tv non poteva entrare. Dalla “stenografia” si passa alla “calligrafia” della violenza, si comincia a vedere il sangue, morti elaborate, una crescita esponenziale nelle modalità di messa in scena. La violenza diventa una categoria estetica, un po' come succede nelle scene di sesso”.

Per spiegare questo processo, Gandini si sofferma sugli effetti prodotti dalla guerra del Vietnam, “ la prima che ha una copertura televisiva capillare quasi in diretta. Gli americani, per i quali la guerra era palestra di eroismo, che erano rimasti estranei alla Seconda guerra mondiale, vedono corpi di ragazzi americani in buste di plastica. Forse il movimento pacifista nascerà dall’improvvisa consapevolezza di cosa sia una guerra”.

Il punto cruciale riguarda la distinzione tra violenza “giusta” e non, cioè lo spazio ambiguo della violenza, in cui due questioni si mescolano.

“Una estetica e una etica – riprende Gandini - cioè tutte le volte che i registi si adoperano per dare raffinatezza estetica alla violenza – penso ai film di Sorrentino o ad Arancia meccanica - , vengono accusati di essere violenti. Si mette in gioco una componente edonistica che tracima dal set allo schermo, dallo schermo alla platea, finendo per contagiare lo spettatore. Non amiamo la violenza tout  court, ma quella messa in scena con una certa sofisticatezza. Ma ciò non significa che quando usciamo dalla sala portiamo con noi la violenza”.

Attraverso il suo libro Gandini analizza gli snodi cruciali dell’argomento riportandoli a tre questioni: lo sguardo; la forma cioè in che modo si può mettere in scena la violenza nel cinema, e non solo; la morale.

redazione

17/03/2015

Powered by eZ Publish™ CMS Open Source Web Content Management. Copyright © 1999-2014 eZ Systems AS (except where otherwise noted). All rights reserved.

eZ debug

Clear cache:

Quick settings:

Timing: Sep 09 2025 22:55:38
Script start
Timing: Sep 09 2025 22:55:38
Module start 'layout'
Timing: Sep 09 2025 22:55:38
Module start 'content'
Timing: Sep 09 2025 22:55:39
Module end 'content'
Debug: ezpI18n::translateText Sep 09 2025 22:55:39
Missing translation for message in context: 'kernel/navigationpart' with comment: 'Navigation part'. The untranslated message is: 'contentclassmanager'
Debug: ezpI18n::translateText Sep 09 2025 22:55:39
Missing translation for message in context: 'kernel/navigationpart' with comment: 'Navigation part'. The untranslated message is: 'Apps'
Debug: ezpI18n::translateText Sep 09 2025 22:55:39
Missing translation for message in context: 'kernel/navigationpart' with comment: 'Navigation part'. The untranslated message is: 'Amministrazione Trasparente'
Debug: ezpI18n::translateText Sep 09 2025 22:55:39
Missing translation for message in context: 'kernel/navigationpart' with comment: 'Navigation part'. The untranslated message is: 'eZTags'
Error: eZTemplate @ extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/templates/canonical_link.tpl:1[0] Sep 09 2025 22:55:39
Unknown template variable 'pagedata' in namespace ''
Error: eZTemplate @ extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/templates/canonical_link.tpl:1[0] Sep 09 2025 22:55:39
Unknown template variable 'pagedata' in namespace ''
Timing: Sep 09 2025 22:55:39
Script end

Main resources:

Total runtime0.6919 sec
Peak memory usage27,648.0000 KB
Database Queries96

Timing points:

CheckpointStart (sec)Duration (sec)Memory at start (KB)Memory used (KB)
Script start 0.00000.0527 4,819.44531,696.0625
Module start 'layout' 0.05270.0433 6,515.5078677.6563
Module start 'content' 0.09600.5589 7,193.164117,288.5859
Module end 'content' 0.65490.0369 24,481.75001,467.9063
Script end 0.6918  25,949.6563 

Time accumulators:

 Accumulator Duration (sec) Duration (%) Count Average (sec)
Ini load
Load cache0.075810.9486360.0021
Check MTime0.00410.5886360.0001
PostgreSQL Cluster
DB queries0.02633.8028200.0013
Postgresql Total
Database connection0.00390.557910.0039
Postgresql queries0.310144.8116960.0032
Looping result0.00000.000000.0000
MySQL Cluster
DFS operations0.00040.050910.0004
TS translator
TS init0.00951.375960.0016
TS cache load0.00560.816160.0009
TS context load0.00340.494860.0006
Template Total0.486370.330.1621
Template load0.138419.999830.0461
String conversion in template resource0.00060.0820240.0000
Template parser: create text elements0.01311.8914240.0005
Template parser: remove whitespace0.00230.3285240.0001
Template parser: construct tree0.06479.3525240.0027
Template load and register function0.01171.6952100.0012
Template processing0.347850.265330.1159
states
state_id_array0.00130.184710.0013
state_identifier_array0.00220.312920.0011
Override
Cache load0.098914.2879460.0021
Sytem overhead
Fetch class attribute can translate value0.00390.563610.0039
Fetch class attribute name0.00280.410940.0007
XML
Image XML parsing0.01682.435110.0168
class_abstraction
Instantiating content class attribute0.00010.007840.0000
General
String conversion0.00020.0279270.0000
Note: percentages do not add up to 100% because some accumulators overlap

CSS/JS files loaded with "ezjscPacker" during request:

CacheTypePacklevelSourceFiles
CSS0design/base/stylesheets/core.css
JS0extension/ocmaps/design/standard/javascript/leaflet.js
extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/javascript/insertmedia.js

Templates used to render the page:

UsageRequested templateTemplateTemplate loadedEditOverride
1node/view/full.tplfull/article.tplextension/oc_tcu/design/tcu/override/templates/full/article.tplEdit templateOverride template
1parts/opengraph_set_persistent.tpl<No override>extension/ngopengraph/design/standard/templates/parts/opengraph_set_persistent.tplEdit templateOverride template
2content/datatype/view/ezxmltext.tpl<No override>extension/ocembed/design/standard/templates/content/datatype/view/ezxmltext.tplEdit templateOverride template
2content/datatype/view/ezxmltags/line.tpl<No override>design/standard/templates/content/datatype/view/ezxmltags/line.tplEdit templateOverride template
6content/datatype/view/ezxmltags/paragraph.tpl<No override>extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/templates/content/datatype/view/ezxmltags/paragraph.tplEdit templateOverride template
1atoms/image.tpl<No override>extension/oc_tcu/design/tcu/templates/atoms/image.tplEdit templateOverride template
1content/datatype/view/ezimage.tpl<No override>extension/oc_tcu/design/tcu/templates/content/datatype/view/ezimage.tplEdit templateOverride template
5content/datatype/view/ezxmltags/emphasize.tpl<No override>extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/templates/content/datatype/view/ezxmltags/emphasize.tplEdit templateOverride template
2content/datatype/view/ezxmltags/strong.tpl<No override>extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/templates/content/datatype/view/ezxmltags/strong.tplEdit templateOverride template
1content/datatype/view/ezxmltags/embed.tplembed/file.tplextension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/override/templates/embed/file.tplEdit templateOverride template
1content/datatype/view/ezstring.tpl<No override>design/standard/templates/content/datatype/view/ezstring.tplEdit templateOverride template
1parts/social_buttons.tpl<No override>extension/oc_tcu/design/tcu/templates/parts/social_buttons.tplEdit templateOverride template
1atoms/meta.tpl<No override>extension/oc_tcu/design/tcu/templates/atoms/meta.tplEdit templateOverride template
1print_pagelayout.tpl<No override>design/standard/templates/print_pagelayout.tplEdit templateOverride template
1page_head.tpl<No override>extension/oc_tcu/design/tcu/templates/page_head.tplEdit templateOverride template
1parts/opengraph_persistent.tpl<No override>extension/ngopengraph/design/standard/templates/parts/opengraph_persistent.tplEdit templateOverride template
1canonical_link.tpl<No override>extension/ocbootstrap/design/ocbootstrap/templates/canonical_link.tplEdit templateOverride template
1link.tpl<No override>extension/oc_tcu/design/tcu/templates/link.tplEdit templateOverride template
1page_mainarea.tpl<No override>design/standard/templates/page_mainarea.tplEdit templateOverride template
1page_warning.tpl<No override>design/standard/templates/page_warning.tplEdit templateOverride template
1page_copyright.tpl<No override>design/standard/templates/page_copyright.tplEdit templateOverride template
1setup/debug_toolbar.tpl<No override>design/standard/templates/setup/debug_toolbar.tplEdit templateOverride template
1setup/clear_cache.tpl<No override>design/standard/templates/setup/clear_cache.tplEdit templateOverride template
1setup/quick_settings.tpl<No override>design/standard/templates/setup/quick_settings.tplEdit templateOverride template
 Number of times templates used: 36
 Number of unique templates used: 24

Time used to render debug report: 0.0008 secs

DEV 192.168.105.41