Pierino e il lupo

Liberamente ispirato alla favola musicale di Sergej Prokofiev
testo e voce di Dario Fo
con Rossella Terragnoli, Marina Fresolone e Enrico Ferrari
regia e adattamento di Nicoletta Vicentini

Tre attori pasticcioni mettono in scena, o per meglio dire cercano di farlo, la ben nota favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev. Già dal nome complicato iniziano i primi problemi, perché i tre non hanno proprio studiato e sono costretti a improvvisare e inventare idee strampalate, cercando la complicità del pubblico, per orientarsi fra gatti, papere, lupi, corni e clarinetti. Per fortuna su di loro regna indiscussa la figura del Grande Narratore che, con la sua voce, li guida sicuro lungo il percorso della fiaba. Ma i tre attori sono talmente distratti e confusionari che non seguono bene il racconto, provano a fare previsioni azzardate sui destini dei protagonisti della fiaba e spesso dovranno chiedere aiuto ai bambini per capire meglio la storia e permettere al “Grande Narratore” di proseguire. Come bimbi curiosi, i tre attori proveranno a reinventare i personaggi e giocando insieme con il pubblico in una orchestra immaginaria, in un libero gioco di associazioni, scopriranno che la cosa importante è che la storia inventata faccia i conti con la musica e con i suoi momenti espressivi.
Prokofiev ha scritto la sua fiaba musicale con un preciso scopo educativo: far conoscere ai bambini i principali strumenti dell’orchestra, il loro suono, il loro carattere espressivo, associando ad ogni strumento un personaggio e un motivo musicale.
La voce del “Grande Narratore” è quella di Dario Fo che rivisita la fiaba originale donandole una nuova giovinezza. Sulla scena i tre attori utilizzano lazzi e gags per costruire un ponte fra la storia e il pubblico. Ogni piccolo spettatore può quindi dare aiuto, chiarificazioni e suggerimenti, divenendo protagonista di un percorso di apprendimento.