Sotto spirito

La scuola va a teatro

Scuola Secondaria di II Grado

Il teatro delle quisquilie
Sotto spirito
con Stefano Detassis, Filippo Fossa, Massimo Lazzeri,
Maura Pettorruso e Sveva Raimondi
regia e drammaturgia di Giulio Costa

Il celebre psichiatra Carl Gustav Jung, nei suoi scritti, associava spesso la sete dell’alcolista al desiderio struggente dell’essere umano di conoscere la sua vera identità; e aggiungeva che, in latino, alcol si dice spiritus: “Spiritus contra spiritum.” Lo stesso vocabolo, dunque, esprime la più elevata esperienza spirituale e il più corruttore dei veleni.
Dalle parole di Jung nasce uno spettacolo dedicato principalmente (ma non esclusivamente) a un pubblico di ragazzi con cui si intende affrontare il tema della dipendenza dall’alcol. Attraverso una drammaturgia costruita su dodici scene - ispirate al numero di ‘passi’ che sono soliti percorrere gli Alcolisti Anonimi per uscire dall’alcolismo - si proporrà agli spettatori un percorso di discesa e risalita dagli effetti dell’etanolo.
Come l’alcol altera la percezione delle cose così farà la finzione e, sul palcoscenico, prenderà vita la giornata di un uomo qualunque, vittima delle abitudini, dei condizionamenti, delle tentazioni, degli ammonimenti. Allo stesso tempo, lo spettatore sarà vittima, a sua volta, di una sequenza ininterrotta di azioni e parole, con la quale verrà portato a sperimentare l’ebbrezza.
L’osservazione straniata, l’attenzione su aspetti del quotidiano molto spesso trascurati, la scrittura scenica costantemente in bilico tra il prevedibile e il sorprendente, sono tra gli ingredienti di una messinscena volta a smascherare la realtà e a far volare la fantasia al pari di un qualsiasi narcotico.
Lo spettacolo è adatto a un pubblico di ragazzi sopra i 12 anni: un teatro d’attore che, con leggerezza e ironia, attraverso un linguaggio schietto ed elementare ma non privo di complessità, è in grado di offrire occasioni di approfondimento su un tema di grande importanza e attualità.

Tecnica usata: teatro d'attore