Architettura della paura o della speranza. Valorizzazione del fondo Sciocchetti
Inaugurazione della mostra venerdì 16 alle 17 a Trento, Torre Mirana
“Architettura della paura o della speranza” è la mostra che illustra alla cittadinanza il risultato del lavoro svolto dai giovani partecipanti sul fondo del Generale Gian Piero Sciocchetti. Mediante l’utilizzo del materiale miscellaneo contenuto nel fondo e dei disegni originali del generale è stato creato un percorso espositivo che ripercorre la progettazione e l’evoluzione delle opere fortificate costruite tra ‘800 e primo ‘900. Particolare attenzione è stata posta all’impatto che tali costruzioni hanno avuto sul paesaggio e all’opera di rivalutazione e restauro messa in atto dalla Provincia autonoma di Trento. L'iniziativa deriva dal progetto sostenuto dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche CoDiCo. Valorizzazione del Fondo Sciocchetti promosso dai Piani Giovani di Zona di Trento e Arcimaga e dalla Biblioteca dell’Università degli Studi di Trento, in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, la Biblioteca Comunale di Trento, l’Archivio Diocesano Tridentino, Marketing Design.
Il progetto
CoDiCo (Conservazione Digitalizzazione Condivisione) è un progetto che ha permesso a giovani tra i 20 e i 29 anni di prendere parte a un percorso formativo volto a fornire le competenze necessarie per partecipare attivamente alle diverse fasi di realizzazione di un progetto culturale: digitalizzazione di un fondo, promozione sul web, creazione di un sito, allestimento di una mostra.
Il progetto rientra tra quelli approvati quest’anno dal Piano Giovani di Zona delle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Trento ed è stato ideato e gestito da Giulia Esposito e Giulia Porta, con l’appoggio della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche e della Fondazione Museo Storico del Trentino. Gli enti finanziatori sono il Comune di Trento, la Provincia Autonoma di Trento e la Biblioteca dell’Università degli Studi di Trento. I corsi formativi sono stati organizzati con la Fondazione del Museo storico del Trentino, la Biblioteca Comunale di Trento, l’Archivio Diocesano Tridentino e la Società MarketingDesign.
La donazione del Generale Gian Piero Sciocchetti
Il Generale Gian Piero Sciocchetti, studioso di fortificazioni, trasporti in montagna, grandi edifici del XIX-XX secolo e manicomi austroungarici, ha donato alla Biblioteca dell’Università degli Studi di
Trento il suo archivio personale, composto da una raccolta miscellanea di documenti. La scelta di donare il fondo a una biblioteca universitaria è mossa dal chiaro intento di mettere questi manufatti a disposizione di studenti, insegnanti e ricercatori interessati, col fine di stimolare il riuso coerente degli stessi. In sede di donazione il Generale ha espressamente manifestato il desiderio che il materiale venisse digitalizzato per evitarne l’oblio. Per rendere vivo questo fondo non c’era modo migliore che attuare il progetto di digitalizzazione con dei giovani, coinvolgendoli attivamente nelle diverse fasi di lavoro: un’ottima occasione per entrare in contatto con la Storia, per farsi portatori di memoria attraverso l’apporto concreto a un processo di conservazione e divulgazione di un patrimonio e per acquisire competenze potenzialmente spendibili anche in ambito lavorativo.
Le attività
Le attività legate alla valorizzazione del fondo sono state precedute da un ciclo di incontri formativi durante i quali alcuni enti del territorio trentino – la Fondazione Museo storico del Trentino, la Biblioteca Comunale di Trento, l’Archivio Diocesano Tridentino – hanno illustrato ai partecipanti le modalità con cui mettono in atto l’opera di conservazione e valorizzazione di un patrimonio.
Dopo aver frequentato un corso di digitalizzazione i ragazzi si sono cimentati con la digitalizzazione del fondo grazie all’affiancamento di un docente specializzato dell’Università degli Studi di Trento, Paolo Chistè. Successivamente un corso di web design e social media marketing ha fornito ai partecipanti gli strumenti necessari per promuovere il fondo e il progetto sul web.
Le attività si concludono con la mostra Architettura della paura e della speranza, finalizzata a illustrare alla cittadinanza parte del fondo, il relativo risultato digitalizzato e le modalità con cui tale progetto è stato svolto. I partecipanti si sono occupati dell’organizzazione di questa mostra in ogni sua parte, dalla stesura dei testi e la scelta dei materiali alla rielaborazione grafica. Questo percorso espositivo è il risultato conclusivo di un esperimento didattico, non il prodotto di esperti del settore.
Obiettivi perseguiti
Il Progetto CoDiCo ha cercato di perseguire i seguenti obiettivi:
- sensibilizzare i giovani sull’importanza di valorizzare un patrimonio per gli studi di ambito storico-sociale del nostro territorio, non solo in un’ottica conservativa ma soprattutto di rivalutazione coerente;
- trasmettere ai partecipanti e alla cittadinanza l’importanza della digitalizzazione, contestualizzandola nell’ambito delle Digital Humanities così come definite nel Manifesto elaborato a Parigi in occasione del THAT Camp del maggio 2010;
- creare sinergie tra i diversi enti coinvolti, che hanno messo le proprie competenze a disposizione di un progetto rivolto ai giovani;
- far acquisire ai partecipanti delle competenze potenzialmente spendibili in ambito lavorativo
12/12/2016