Le stagioni della fantasia
L'incanto di quattro fiabe che Mauro Neri dedica ai più piccoli
Dal Nano minatore della Valle dei Mòcheni, “tipico della mitologia nordica, un piccolo essere dall’aspetto umano, talvolta deforme, che abita nelle foreste, nelle grotte e nelle miniere, in cui custodisce favolosi tesori” al Salvanèl della Valsugana, “minuscolo elfo della foresta (…) assai impertinente con gli uomini, ai quali ama tirare scherzetti feroci”.
Dalla Fata Salinga della Valle di Fassa, “bellissima, dai biondi capelli e dagli occhi azzurri, veste abiti leggeri e ama danzare alla brezza fresca della notte” alla Streghetta buona della Val di Sole “che non fa del male a nessuno: averne una per amica è una vera fortuna”.
Ecco i protagonisti di "Le stagioni della fantasia", "The seasons of fantasy", "Die Jahreszeiten der Fantasie", quattro fiabe di Mauro Neri illustrate da Federica Periotto. Il libro è edito dalla Provincia autonoma di Trento, Servizio Infanzia e istruzione del primo grado.
"Dicono che il 'cuore' di un popolo sia nascosto nelle cento e cento leggende inventate molto tempo fa dalle nostre nonne e dai nostri nonni e consegnate alle nipoti e ai nipoti come un regalo prezioso, un’eredità invisibile da non
sperperare - scrive nella Prefazione Ugo Rossi, governatore del Trentino -. Dicono anche che in questi racconti, frutto di fantasia e di osservazione, di realtà e di invenzione, sia racchiuso tutto il bagaglio di conoscenze che un bambino deve possedere per diventare grande: infatti insegnano ai piccoli ad aver cura delle proprie cose e delle cose degli altri, ad amare e rispettare l’uomo, la natura, gli animali e le piante, a lavorare assieme per raggiungere un obiettivo, ad aiutare chi è in difficoltà (...)
Non a caso in queste pagine sono racchiuse quattro perle che vengono da altrettante valli bellissime: la Valle dei Mòcheni, la Valsugana, la Val di Fassa. e la Val di Sole. Questi territori, in rappresentanza di tutte le valli trentine,
raccontano sé stessi attraverso le figure di alcuni personaggi che impareremo subito ad amare. Il piccolo Nagnocco, nano protettore dei minatori; il giovanissimo Salvanèl, difensore dei boschi e degli animali; la fata bambina Salinga,che veste abiti color della luna; e infine Eurosia, la streghina che non riesce a essere cattiva.
Lo diciamo spesso: è una povera comunità quella che – pur guardando e pensando al futuro – non sa dare importanza alla propria storia e alla propria tradizione. In questo libro di fiabe sono sintetizzati il 'cuore' della nostra storia e la parte più divertente e libera della nostra tradizione. Ma c’è di più, e ve ne accorgerete fin dalle prime pagine. In questi quattro racconti, dedicati ai bambini più giovani e che hanno per protagonisti bambini
altrettanto giovanissimi, sono distribuite in posizioni strategiche alcune parole innanzitutto in italiano, ma poi anche in inglese e in tedesco: è un piccolissimo assaggio di quel trilinguismo con cui, assieme ad altri strumenti di conoscenza, vogliamo accompagnare i giovani di quest’ultima generazione a realizzare i loro grandi sogni, i loro fantastici progetti di vita.
Non solo: quelle di questo libro sono storie che i bambini potranno ad esempio raccontare con i loro disegni, oppure – guidati dalle educatrici – interpretare e far proprie con piccole esperienze di animazione teatrale".
05/02/2016