1, 2, 3 Storie!

1,2,3… Storie! è un’iniziativa ideata da La Coccinella e realizzata in collaborazione con la Comunità della Valle di Non, che considera il festival un evento strategico per il Distretto Famiglia, il Comune di Cles, che supporta l’iniziativa concedendo spazi e locazioni, l’Azienda per il Turismo della Val di Non, che nella costruzione dei sui pacchetti turistici non manca di segnalare l’evento, l’associazione culturale Hamelin, che contribuisce alla pianificazione del programma, la Cassa Rurale di Tuenno e la Provincia autonoma di Trento, realtà sempre pronte a sostenere le iniziative che favoriscono la crescita del territorio e della sua gente.

Quarta edizione per la manifestazione dedicata alla narrazione come strumento educativo e ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. “1, 2, 3…Storie!” è un evento che, coniugando divertimento, arte e cultura con salde riflessioni e studi pedagogico-educativi, mira a coinvolgere i bambini, i ragazzi e le loro famiglie. Le storie, protagoniste assolute, escono dai libri e scendono nelle piazze e nelle strade, entrano nei palazzi e animano il centro storico di Cles attraverso spettacoli, laboratori, libri e narrazioni, fumetti e mostre, fanno parlare autori ed editori, e tutto con l'obiettivo da un lato di divertire e dall'altro di promuovere la consapevolezza che raccontare è strumento educativo e di cura fondamentale. Leggere, guardare, ascoltare storie aiuta i bambini a crescere, a costruire la loro identità, la conoscenza di sé e del mondo. Per gli adulti invece - genitori, insegnanti ed educatori – è un’occasione per capire un po’di più i piccoli e per riscoprire il grande valore di un atto ricco di implicazioni e di conseguenze che parte da un semplice “C’era una volta…”

EDIZIONE 2014 …..riprendiamoci il tempo Oggi, viene stimolato soprattutto il pensiero simultaneo, il pensiero da scatto, del tipo “chi lo sa risponda” piuttosto che il pensiero sequenziale, che permette di prestare attenzione a lungo a qualcosa, di esercitare il rapporto causa-effetto, quello che aiuta l’individuo a pensarsi in forma di storia, a sviluppare una conoscenza autobiografica, indispensabile per non appiattirsi sul presente. Il pensiero sequenziale si sviluppa attraverso l’ascolto della narrazione e l’esercizio del narrare. I bambini che non conoscono storie non riescono ad inventarne, perciò passano insoddisfatti da un giocattolo all’altro. I bambini che conoscono storie, invece, tessono attorno al loro gioco, sia una macchinina o un pupazzo, un microracconto dove si ritrovano, gesti, emozioni, esperienze, apprese o vissute. Il saper narrare aiuta a vivere meglio, sollecita la curiosità, facilita l’apprendimento, permette di esercitare il ricordo ed immaginare il proprio futuro. Riprendersi l’intervallo perduto delle storie e dei pensieri significa considerare il tempo non solo una risorsa, ma anche soprattutto un dono. Un dono che ci meritiamo e che non vogliamo perdere, per non perderci.