Chitarre storiche
Pietro Prosser e Ulrich Wedemeier, chitarre storiche
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Ouverture da La Clemenza di Tito KV 621
trascrizione per due chitarre di Mauro Giuliani (1781-1829)
Rudolf Straube (1717 – 1780 ca.)
Sonata III in Fa maggiore:
Larghetto
Allegretto
Tempo di Minuetto
Johann Friedrich Daube (1730 – 1797)
Sonata a 2 in Fa maggiore da Der Musikalische Dilettant:
Andante
Allegro
Menuet-Trio
Johann Christian Bach (1735 – 1782)
Sonata in Do maggiore:
Allegro
Andante
Gigue
Christian Gottlieb Scheidler (1747 – 1829)
Theme de Mozart variée, 12 variazioni sull’aria Fin ch’han del vino (I Atto) del Don Giovanni
Francesco Geminiani (1687-1762)
Sonata II in Do minore da The art of playng the guitar or cittra:
Andante–Allegro–Andante
Allegro cantabile
Allegro-Grave-Allegro
Allegro moderato
Mechiorre Chiesa (1740 ca. – 1782 ca.)
Sonata in Do maggiore da Sei Sonate di Arcileuto:
Larghetto
Presto
W.A. Mozart
Canzonetta Erscheine liebes Mädchen (Deh, vieni alla finestra) dal II Atto del Don Giovanni
Duetto Gib mir die Hand mein Leben (Là ci darem la mano) dal I Atto del Don Giovanni
trascrizione per due chitarre di Anton Diabelli (1781 – 1858)
Pietro Prosser
Già impressionato a 10 anni da un’esecuzione di musica Quattrocentesca, poi a 15 anni dalle intavolature incontrate nello studio di chitarra completato al Conservatorio di Riva del Garda nel 1989, infine a 20 anni dagli strumenti incontrati in un coro dedicato alla ‘musica antica’, si è laureato in Musicologia alla Facoltà di Musicologia (Cremona) dell’Università di Pavia e diplomato in liuto al Conservatorio ‘S. Cecilia’ di Roma nel 2001 con A.Damiani.
Diventato quasi senza volerlo liutista freelance, nella sua carriera collabora con svariati gruppi ‘storicamente informati’ italiani (Baroque Bozen Orchestra, L’Arte dell’arco,Orchestra Barocca di Venezia, Accademia Bizantina, Ensemble Zefiro) e vari gruppi stranieri (Capella Savaria – Ungheria, Collegium 1704 – Praga, Piccolo Concerto – Vienna), sopravvivendo anche a numerose orchestre moderne qualora affrontino il repertorio antico (Wiener Symphoniker, Hamburgische Stadtsoper, Camerata Bern, I Solisti Veneti,Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Teatro Regio di Torino).
Schivo del commerciale, del dilagante cross-over (ma non senza aver sperimentato con successo la eventi come il Festival di Berchidda a fianco di Paolo Fresu e Uri Caine, o l’International Lute Meeting di Atene a fianco dei maggiori oudisti di cultura araba), superate innumerevoli riprese video e un centinaio di registrazioni audio (maggiormente affezionato ai doppi-concerti per mandora, scacciapensieri e archi di J.G.Albrechtsberger, esempio del repertorio di suo maggiore interesse musicale e musicologico, per il quale è riconosciuto a livello mondiale e ospite fisso presso la Deutsche Lautengesellschaft), innamoratissimo degli infiniti e mutevoli orizzonti mutevoli montani dove è nato (dalla cui assidua frequentazione e studio storico di fatiche e rinunce trae continui parallelismi e vitale ispirazione musicale), ha deciso da qualche tempo di dedicarsi esclusivamente all’esecuzione dal vivo, insostituibile mezzo di trasmissione umana della musica.
Ulrich Wedemeier
Ulrich Wedemeier si esibisce con la chitarra e il liuto da più di 35 anni. Lavora, oltre che con l’Hamburger Ratsmusik, con importanti ensemble e solisti che praticano la musica antica. Il suo lavoro è stato premiato con due ECHO-Klassik, il più prestigioso riconoscimento nel panorama musicale tedesco. Il suo CD Velvet touch è il risultato della ricerca sulla chitarrista Catharina Pratten, una delle principali personalità musicali del diciannovesimo secolo. Ulrich Wedemeier è membro del “Consortium for Guitar Research” al Sidney Sussex College di Cambridge.
organizzazione: WAM Rovereto