Utopia - mostra progetto di Klimahaus
Qual è il senso più profondo dell’ideale utopico? Che forme prende e che tendenze riesce oggi a esprimere? Da mercoledì 1 giugno il grande prato su cui si affacciano l’architettura contemporanea del MUSE - Museo delle Scienze di Trento e il cinquecentesco Palazzo delle Albere accoglierà Utopia, speciale mostra-installazione realizzata in collaborazione con Klimahouse - Bolzano. L’iniziativa si inserisce in Utopia500, progetto della casa editrice Il Margine e della Provincia di Trento che, coinvolgendo numerosi enti culturali trentini tra cui il MUSE, si pone l’obiettivo di indagare da più prospettive l’attualità del messaggio del grande umanista e filosofo inglese.
Nel dicembre del 1516 veniva dato alle stampe Utopia di Thomas More,capolavoro filosofico e letterario dello spirito europeo. Lo storico italiano Paolo Prodi l'ha definita “opera fondamentale per comprendere l’Homo Europaeus, oggi in crisi”. 500 anni dopo in Trentino si celebra Utopia con lezioni, convegni e dialoghi, laboratori scolastici, mostre e iniziative che si pongono l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza, soprattutto i giovani, a progettare - animati dal messaggio di Utopia - un futuro migliore per la terra che c'è.
Il successo e l’attualità del testo di More non sono riconducibili infatti solamente al valore dell’opera letteraria, ma hanno a che fare con il significato intrinseco che quest’opera è capace di comunicare oltre la distanza del tempo. “Utopia” oggi non è un luogo a cui approdare, quanto una direzione a cui tendere, un’ipotesi che ci permette di ripensare il nostro mondo da una prospettiva radicalmente differente.
Sulla base di queste riflessioni da giugno a ottobre il parco delle Albere si trasforma dunque nel Prato dell’Utopia: un luogo in cui immaginare e far crescere l’idea di un’utopia letteraria e nuove immagini di città, edifici e interni liberi dalle costrizioni delle contingenze. Uno spazio dunque dove immaginare un mondo che non è ancora grazie a una mostra che mette in dialogo due differenti spazi di riflessione: l’Isola dell’utopia letteraria storica e l’Officina dell’utopia contemporanea, nata dall’appello di Klimahouse - Fiera di Bolzano in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige.
Per il MUSE sposare questo progetto significa porre l’accento sulla forza dell’immaginazione e dello spirito creativo. Così Michele Lanzinger, direttore del MUSE “Riflettere su Utopia è superare la dimensione del sogno totalizzante, del mondo a una dimensione che le utopie, nei secoli, hanno variamente declinato. Lontani da una concezione che esista una singola Utopia da perseguire, per definizione la migliore, oggi utopia vuole dire progetto, vuole dire pluralità, vuole dire il bene e il meglio in una relazione dove territori e persone fanno la differenza. Non si tratta della perdita di un modello ultimo da sognare, ma di un programma da costruire con coscienza e impegno.
La promozione della cultura (umanistica e scientifica) e di una società giusta, secondo questa prospettiva, sono la piena realizzazione di una rinnovata Utopia”.
La mostra Utopia è composta da pannelli di grande formato su cui sono stati raccolti un corpus di contributi letterari, storici e utopici selezionati dall’Associazione Il Funambolo (Marco Furgeri, Guido Laino, Tiziana Poli) e una selezione delle proposte sviluppate dagli architetti invitati a cimentarsi sul tema dell’utopia dell’abitare, nel gennaio 2016 da Klimahouse.
Il progetto si propone di offrire un panorama del variegato universo della letteratura utopica e al contempo di dare voce a nuovi slanci al mondo dell’architettura, chiamato a partecipare a un confronto allargato sull’utopia dell’abitare secondo nuove regole. “Utopia” dunque non come sogno o come qualcosa di irrealizzabile, ma come libertà assoluta di immaginare un contesto abitativo slegato dalle contingenze reali. Fra i contributi pervenuti fino ad ora le suggestioni di architetti come Carlo Ratti, Kengo Kuma, Thomas Auer, Thomas Herzog, e tanti altri.
L’installazione viene proposta da giugno a ottobre nel prato del MUSE ed è resa possibile grazie al contributo di ITAS Assicurazioni.
ITAS incarna l’Utopia fin dalle sue origini quando, quasi due secoli fa, pochi visionari immaginarono di potersi mettere in comune per difendersi solidarmente dalla piaga degli incendi. Da allora ITAS ha mantenuto l’Utopia della mutualità, via via declinandone il significato nei diversi contesti storici e culturali. Anche oggi, con le recenti acquisizioni e integrazioni, ITAS porta la sua visione in nuovi territori e rinforza i suoi valori di vicinanza, solidità, affidabilità, resistendo alle facili sirene del mercato. Utopia è per ITAS un luogo che esiste, nella ricerca continua del bene comune.
Nel frattempo, gli architetti interessati possono ancora partecipare all’iniziativa:
Tre le alternative: fino a fine ottobre 2016 è possibile inviare il proprio disegno di abitazione o di città utopica all’indirizzo press@fierabolzano.it.
Il disegno deve essere:
- fatto a mano
- su un foglio A3 orizzontale
- inviato in formato .pdf in alta definizione per la stampa
- accompagnato nella mail da Nome Cognome, nome dello studio e sito internet.
Info e approfondimenti (testi e progetti)
organizzazione: MUSE in collaborazione con Associazione Il Funambolo e Fondazione Architettura Alto Adige.