Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah
Moni Ovadia conversa con gli studenti trentini
Moni Ovadia incontra gli studenti delle scuole superiori trentine proponendo alcune riflessioni perché il Giorno della memoria, dedicato alla rievocazione dell'Olocausto, non si riduca ad un rituale celebrativo e vacuo, ma riesca a reagire a tutte le forme di revisionismo e negazionismo.
Ricordare nell'ambito dell'etica ebraica è un dovere, uno dei precetti fondamentali perché il cammino compiuto è il timone che orienta quello da percorrere.
La memoria dunque è un dovere verso il passato e un progetto per il futuro, perché un giorno, quando i testimoni dell'orrore non ci saranno più, nessuno dimentichi.
Raccontare la Shoah significa quindi trasmettere alle giovani generazioni la consapevolezza di quelle mostruosità che l'uomo ha perpetrato, perché sappiamo che la storia può ripetersi, forse non identica, ma con esiti altrettanto devastanti.
Moni Ovadia, attore, drammaturgo, scrittore e musicista discendente da famiglia ebraica sefardita, è noto per il modo trasgressivo, ironico e a volte cinico con il quale interpreta anche la cultura yiddish, di cui ha dato una lettura contemporanea, unica nel suo genere. E’ noto anche per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace ed è un punto di riferimento per le giovani generazioni.