Fondazione museo civico di Rovereto
La Fondazione museo civico di Rovereto ha saputo tenere fede negli anni alla volontà dei suoi artefici: ancora oggi, l’impulso alla promozione della cultura scientifica guida le scelte dell’istituzione, attenta alla conservazione della memoria e alla valorizzazione delle collezioni storiche, e insieme aperta ai servizi e alle nuove tecnologie per la tutela e lo studio del territorio.
Fra i più antichi musei italiani (nasce come società privata nel 1851), la Fondazione museo civico di Rovereto ha saputo tenere fede negli anni alla volontà dei suoi artefici: ancora oggi, l’impulso alla promozione della cultura scientifica guida le scelte dell’istituzione, attenta alla conservazione della memoria e alla valorizzazione delle collezioni storiche, e insieme aperta ai servizi e alle nuove tecnologie per la tutela e lo studio del territorio.
L’attività di ricerca e l’opera di divulgazione sono le direttrici lungo le quali si snodano i percorsi delle sette sezioni che animano il panorama dell’istituzione: l’archeologia, la storia dell’arte, l’astronomia, la botanica, la zoologia, la numismatica e le scienze della Terra.
Museo “diffuso” - insolito, vivo e in movimento – la Fondazione rifugge l’identificazione con le sedi espositive di Palazzo Parolari e di Palazzo Alberto Poja, per muoversi e condurre alla scoperta di un territorio straordinariamente ricco, che lambisce tra gli altri il giacimento paleontologico delle Orme dei Dinosauri ai Lavini di Marco, la villa romana di Isera, i giardini botanici di Brentonico e Folgaria, l’Osservatorio del Monte Zugna, il sito archeologico di Loppio Sant’Andrea, la Sperimentarea didattica del Bosco della Città: un luogo unico, quest’ultimo, completamente attrezzato per la geofisica, la botanica, la zoologia, la robotica outdoor e indoor. Di uguale apertura l’attività di ricerca, che si sviluppa solo in parte all’interno della struttura museale e nei laboratori. Straordinarie banche dati online sono messe a disposizione del pubblico e della comunità scientifica attraverso il sito web: dall’archivio di dati botanici per la cartografia floristica del Trentino alla bibliografia geologica, passando per la fototeca sui siti precolombiani.
Il Museo Civico è anche punto di riferimento europeo per la valorizzazione della documentaristica scientifica: dal 1989, con la Rassegna internazionale del cinema archeologico, e dal 2001 con Discovery on film, mostra del film scientifico e tecnologico. La Fondazione ha assunto un ruolo di spiccata autorevolezza nella didattica e nella formazione alla robotica: oggi ospita l’esclusivo Lego education centre ed è responsabile per le competizioni First lego league a livello italiano. Recente l’apertura dell’Open lab di Palazzo Alberti: un laboratorio “intelligente”, dedicato a enti pubblici, professionisti, creativi e appassionati.
Ultima nata, la web tv della scienza www.sperimentarea.tv, con documentari, interviste, news, accompagnata da poco dai canali tematici Ace-Sap channel, dedicato alla biodiversità e alla natura, e Archeologia viva Tv, primo canale web in Italia dedicato interamente all’archeologia, in collaborazione con la rivista Archeologia viva della Giunti.
Note sull'accessibilità del sito
Cancello d’ingresso sempre aperto. Zona didattica, biblioteca e laboratori serviti da ascensore (porta larga 90 cm, dimensioni 150x138 cm). Accesso al palco della sala conferenze con rampa lunga 180 cm (pendenza del 9%). Nei servizi igienici attrezzati i maniglioni di sostegno si trovano su entrambi i lati del wc. Presenza di altri servizi igienici dedicati (porta 90 cm, dimensioni 180x180 cm).
Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA